Lettera 7

Ho un problema con te: penso che se oggi giorno dovessi rivederti per caso, i tuoi occhi mi farebbero sentire male alla pancia, come quando dici che hai le farfalle nello stomaco. Nonostante il modo in cui ti sei comportato con me… anche se ad oggi penso che avevi solo paura, o che forse eri solo un codardo e non avevi il coraggio di dirmi la verità. Ma ahimè, non posso dirti niente, perché io non sono tanto migliore di te.. anche io faccio fatica a dire la verità in faccia alle persone, per paura di ferirle. 

Allora mi chiedo dove vada a finire tutto l’amore che doniamo… beh, di sicuro non va sprecato, è come dice Lavoisier “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”… e io ci credo davvero, perché anche l’amore funziona così: i sentimenti provati e l’amore donato a una persona non fanno altro che trasformarsi, in affetto, rabbia, indifferenza, gioia, insegnamenti di vita… ma sicuramente non vanno sprecati. Io ancora sto aspettando di riavere indietro il libro che ti ho prestato, ma tu non me l’hai mai voluto ridare. E questo da una parte mi fa sorridere perché vuol dire che ogni tanto ancora oggi potrebbe capitarti tra le mani e il pensiero andrebbe a me, e forse è anche per questo che poi non ho più insistito così tanto per riaverlo indietro. Hai anche una mia lettera scritta a mano, per l’appunto… tu mi lasciasti un disegno, e un bagaglio emotivo nel cuore carico di domande, dubbi, ma anche risposte.

Ormai è da due anni che non ci vediamo, e ancora oggi mi domando che effetto mi farebbe vederti dopo tutto questo tempo. Chissà magari ci incontreremo ad un concerto, siccome ascoltavamo la stessa musica. Ah, e ti dico un segreto: spesso mi capita di incontrare persone tremendamente simili a te (esteticamente), e ogni volta che succede, mi prendo un po’ un colpo, è come se qualcosa dentro di me riscattasse… è una sensazione strana, eppure sei l’unico con cui mi capita questa cosa.


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