Lettera 2

20/12
Ti ho vista prima in centro
Da quel momento non ho pensato neanche un attimo al resto se non a te
Eri bellissima
Ma nel tuo volto c’era qualcosa che non andava
Sarei voluto venire da te a chiederti come stavi, ma so che non sarebbe stata la cosa giusta
Adesso mi odi, lo comprendo, so che sono stato un merda con te. Ma sarei voluto venire a parlarti.
Ho pensato anche a darti un bacio sulla guancia da dietro, quello che ti è piaciuto tanto quella sera in quel bar. Mi avrebbe fatto bene un tuo sorriso, un tuo saluto.

Ho pensato tanto a te in questi giorni, ti ricordo come la ragazza bagnata dalla pioggia dopo la nostra ultima cena. Eri bellissima

Ti ricordo come quella ragazza sotto le coperte, nel nostro mondo a sorridere e a vivere come se nulla esistesse al di fuori di noi.

Mi manchi


17/12

Sono tornate le notti insonni, sono tornati i pensieri, l’insicurezza, gli occhi spalancati senza un motivo

Sto provando a dargli un motivo

Il motivo è un vuoto? Il vuoto lasciato da te

Se mi dovessi chiedere come sto, probabilmente ti risponderei “molto bene”, pieno di lavoro, poco tempo libero ma molto bene. Risponderei anche che quando non ho la testa tra le nuvole o troppo a terra nel lavoro, penso a te.

Penso a quello che potresti fare in quel momento, penso ai bei momenti passati insieme, a quella notte sotto le coperte, a vivere nel nostro mondo.

Sarebbe stato un mondo finto, irreale, dove i compromessi avrebbero finito per allontanarci dai nostri scopi e obiettivi. Ma sarebbe stato bellissimo con te. Mollare tutto e vivere insieme, magari ai Caraibi aprendo un chiosco e scrivendo romanzi, magari scrivendo di noi.

Sono tornato a scrivere anche io.

È rilassante, ti permette di mettere in chiaro le idee e guardare in terza persona dopo averle vissute, non come le foto o i ricordi, quelli li rivivi a pieno. Scrivere mi aiuta a decontestualizzare, a trovare un terzo punto di vista, a volte più oggettivo, a volte più personale, ma sempre in grado di mettermi a mio agio e riposare i pensieri.


Scrivere poi mi ricorda te, sei ancora viva e presente, mi hai lasciato tanto in quel breve periodo in cui siamo stati assieme. E sì se te lo fossi chiesto…Sì siamo stati assieme.

Siamo stati tante cose 

Adesso siamo solo distanti

Sarai arrabbiata per come mi sono comportato, sarai arrabbiata per quello che ti ho detto. 


Una cosa non ho mai fatto, non ti ho mai mentito.

I sentimenti non sono bravo ad esporli, faccio fatica a riconoscerli e a raccontarli, a differenza tua che sei diretta, travolgente e sai sempre quello che vuoi e che provi.

Mi piacerebbe essere come te. 

Ma sono una persona insicura che si nasconde dietro a una mezza parola, piuttosto che spararti in faccia quello che prova.


Con te sono stato bene, ma sono stato anche tante volte male. Tante volte avrei voluto andarmene, non parlare, non affrontare la questione. Perché pensavo non ne valesse la pena. Forse avevo già pianificato la fine della relazione. Mi aspettavo forse che sarebbe finita.

Non era però quello che volevo, io volevo tornare a provare qualcosa di forte, qualcosa di unico, e sembravi la persona giusta


11/12

Mi manchi 

Vorrei scriverti, ma mi hai chiesto di non farlo

Ti vorrei qui, a piangere insieme a sorriderci a guardarci sotto le coperte.

Forse ho bisogno di te 

O forse mi manca l’abitudine che avevamo

Mi manca il tuo supporto


2/12

Oggi volevo scrivere alla tua migliore amica

Come ci siamo lasciati l’altra sera non mi è piaciuto

Non hai capito la mia posizione, non hai capito che soffro un sacco, non hai capito che ti ho amata

L’unica cosa che sei riuscita a dire è che ti ho manipolato, che ti ho illusa.

Provare nuovamente a spiegarti ciò che provo è complicato, perché tu non riesci a capirlo e perché io non sono in grado di spiegartelo.

Perché è difficile persino per me spiegarti qualcosa che non comprendo

Come ti dicevo, forse ho perso la capacità di amare. Ma ero disposto a mettermi in gioco per riprenderla con te, sarebbe stato difficile sì, ma mi hai sempre detto che non ti piacciono le cose facili, e nemmeno a me

Volevo fare le cose lentamente, tornare ad affezionarci piano piano, tornare ad amarci piano piano tornando all’inizio. Questo volevo.

Non chiudere, non tornare insieme come se nulla fosse. Provare a ritornare a come tutto è iniziato, ai sorrisi leggeri. Ai baci rubati, alle canzoni in macchina fino alle 4 pur sapendo che dovevi lavorare. Rivolevo quella spensieratezza

E quella spensieratezza ci avrebbe riportato a dove e come dovremmo essere. Insieme.

Perché due persone che si amano devono stare insieme. Questa è la risposta alla tua domanda. Non devono soffrire, devono fare qualsiasi cosa pur di stare assieme.

Oggi volevo scrivere alla tua migliore amica. Per far capire a lei che mi sono comportato male ieri. Mi sono comportato male perché non riuscivo a spiegarti che non ho fatto così perché volevo usarti. Ma perché pensavo fosse il modo giusto per sbloccarmi.

Oggi volevo scriverle perché ieri mi sono comportato male perché pensavo fosse l’unico modo per provare a dimenticarci. Finire per odiarci pur di non sperare ancora in qualcosa che purtroppo non siamo riusciti a portare avanti.

Ma oggi non ho scritto alla tua migliore amica 

Non le ho scritto perché forse è giusto così, è giusto che mi odi per tutto quello che ho fatto, per come ti ho trattata, per non essere stato chiaro di qualcosa che nemmeno sapevo io, per non essere riuscito a tirare fuori ciò che provavo veramente.

Mi hai odiato tanto in questo periodo 

E mi odierai ancora in futuro

Ti chiedo scusa 

Ma forse è giusto così

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