Lettera 11
Caro lettore,
Non so chi tu sia o cosa hai nel cuore ma forse leggere questa lettera alleggerirà ciò che io custodisco nel mio.
Quando ero una bambina sognavo un amore come quello dei film: travolgente, spinoso ma forte. Ho sempre detto che avrei voluto conoscere l’amore della mia vita a 16 anni perché la consideravo “l’età dell’amore”. E non so se sia stato il destino o altro, ma proprio a quest’età ho compreso che non tutto viene raccontato nei film e che spesso l’amore porta con sé un grande dolore. A 16 anni ho conosciuto quello che credo sia stato l’amore più grande e nello stesso tempo il dolore più grande della mia vita. Non vi parlerò di cosa siamo stati noi, perché mi piace pensare di poter custodire tutto ció che di bello ci ha legati. Tuttavia, vi parlerò di cosa succede quando una favola finisce.
A 18 anni, infatti, ho capito cosa significa amare una persona oltre ogni limite. Ho visto il mio mondo cadere a pezzi quando è andato via, ho tentato di tenere il filo che ci univa legato al mio dito e ogni volta che lui tornava da me ho sempre creduto che potesse essere vero. L’ho consolato quando ha scelto un’altra, ho smesso di mangiare, ho iniziato a soffrire di ansia e attacchi di panico, talmente tanto che passavo i pomeriggi a dormire in modo da non sentire il dolore che provavo, la notte non riuscivo più a chiudere occhio. L’unico rimedio era mettere le cuffie e attivare la musica con il volume al massimo, in modo che potesse sovrastare i pensieri; ma tutto ciò non bastava, quando riuscivo a non pensarlo lui si presentava nei miei sogni.
Ho passato un anno e mezzo della mia vita a vivere nel desiderio di tornare ad essere amata, a desiderare qualcuno che aveva distrutto ogni briciolo di fiducia che avevo riposto in lui, a sperare di essere per lui diversa dalle altre.
Ma nonostante tutto il male che mi ha arrecato, non ho mai smesso di amarlo. L’ho sempre osservato da lontano, con distacco, sentivo dire che non era più quello di prima, che era cambiato e io più di tutti lo sapevo. Ho tenuto per me la verità perché non volevo che la mia famiglia sapesse cosa aveva realmente fatto. Lo amavo e volevo proteggerlo.
Spesso tornava da me, i miei amici dicevano che lo faceva per assicurarsi che io fossi lì ad aspettarlo, al tempo non ero d’accordo, ora so che avevano ragione. Quando lo respingevo (andando contro me stessa) lui diceva che ero noiosa e che era questo il motivo per cui non poteva funzionare. Ho passato anni a darmi la colpa di cose assurde, poi un giorno, dopo 2 anni dalla nostra rottura e dopo aver giocato con me, è tornato.
Tempo prima mia mamma mi disse “quando tornerà dovrai essere forte e lasciarlo andare”. Avevo impiegato due anni per tornare in me, per riafferrare le cose in mano. Non potevo permettere che giocasse di nuovo con me, tuttavia, l’amore per lui non era mai svanito. Mi presi una settimana di tempo per decidere. Sapevo qual era la cosa giusta da fare ma avevo bisogno di tempo per riuscire a mettere un punto definitivo a una situazione che andava avanti da 4 anni. La settimana passò, mi feci coraggio e la prima cosa che gli dissi quando lo vidi fu “io non voglio tornare con te”, il mio cuore voleva tutt’altro, ma quella era la cosa giusta da fare. E speravo con tutto il cuore che lottasse davvero per riavermi, ma oltre qualche telefonata, nulla.
Mi prendo le mie responsabilità, nel mentre ho riscoperto un’altra persona, questa persona mi ama, e lo dimostra. Ad oggi stiamo insieme, vivo in un’altra città per l’università, ho recuperato la felicità che avevo perso.
Ma seppur sembri tutto rose e fiori, è evidente che se non ci fossero lati negativi in questa lettera avrei parlato di questo ragazzo, e non di quello che mi ha spezzato il cuore.
Infatti, vi confesso che ho paura. Il mio attuale ragazzo è ciò che ho sempre desiderato, ma quando sento una canzone, vedo un film, leggo un libro, le lacrime iniziano a spendere sul mio viso perchè nella mia mente il pensiero va subito all’altro ragazzo.
So che quello che è successo ha lasciato un grande segno in me e che esso non si ricucirà mai; so anche che per quanto io volessi crederci, lui non avrebbe mai voluto ciò che volevo io; e so di non poter curare le sue ferite se lui me ne provoca di più profonde. Ma nonostante io sappia tutto questo, so anche che qualsiasi persona dopo di lui mi amerà nella sua ombra.
Avete presente quando vi chiedono “testa o cuore”, beh, nella mia vita ci avrei messo la mano sul fuoco che avrei scelto il cuore in ogni situazione, poi però ho capito che a volte bisogna puntare sulla testa per proteggere noi stessi.
Spero un giorno di poter voltare completamente pagina ma in cuor mio è come se sentissi di avere un legame con quella persona che non può essere sciolto, e a volte sento ancora le palpitazioni aumentare al solo pensiero di leggere il suo nome sulla schermata del telefono.
Ho solo 20 anni, dell’amore probabilmente non so nulla, ma se un giorno lo dovessi descrivere ai miei figli, so che penserei a ciò che siamo stati noi.
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