Perché gli uomini si sono improvvisati donne?

Quello che voglio analizzare sembra essere il fenomeno del momento, un cambiamento nell’atteggiamento degli uomini nei confronti di noi donne, soprattutto nei primi approcci. Avendo esperienze dirette con l’altro sesso e confrontandomi con amiche, colleghe e compagne, posso affermare con una certa sicurezza che da un po’ di tempo a questa parte gli uomini si sono improvvisati donne. Parlo di una differenza sostanziale nei comportamenti che il genere maschile adotta verso quello femminile: il principe azzurro, che ci hanno insegnato a non aspettare più (e per fortuna), in ogni caso non arriverà. I famosi “uomini di una volta” rimarranno tali: appunto, di una volta. Se cercate un uomo che pur di incrociarvi farebbe il giro di corsa di un intero edificio, alla Massimo Troisi in Ricomincio da tre, o che vi scriva una lettera al giorno per un anno nell’attesa e nella speranza di rivedervi, come Noah Calhoun interpretato da Ryan Gosling in The Notebook, sarà forse meglio non solo iniziare ad abbassare le vostre aspettative, ma anche fare voi stesse il primo (e secondo e terzo) passo. 

Ma non ci dobbiamo scandalizzare: la società è in continua evoluzione e anche gli usi più antichi vengono plasmati e rivisitati secondo nuovi pensieri e idee, è una peculiarità che permette alla specie umana di evolversi e acquisire maggiore consapevolezza di quello che è, di quello che è stata e che potrebbe diventare.


Occorre quindi domandarci cos’è cambiato e soprattutto perché: anzitutto però è necessario capire il motivo per cui sono da sempre gli uomini a ricoprire il ruolo di pretendenti. Possiamo trovare una risposta nelle caratteristiche più intime e profonde dell’uomo: lo scrittore John Gray analizza nel libro Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere quali sono i comportamenti tipicamente maschili e femminili, e da qui arriva alle principali incomprensioni che ogni coppia affronta nel corso della relazione, incomprensioni dovute proprio al semplice ed elementare fatto che uomini e donne vengono da due pianeti diversi e per questo comunicano in maniera differente, a volte addirittura opposta. In un capitolo del libro lo scrittore stila una lista di qualità che lui ricerca in lei e viceversa: Lei ha bisogno di devozione e lui di ammirazione è uno dei paragrafi in cui Gray spiega come la donna adori sentirsi amata e desiderata dal proprio partner, quando viene considerata una priorità trova facilissimo ammirarlo, soddisfando così di conseguenza il bisogno del compagno. L’uomo ha sempre provato piacere nel far star bene la propria lei, basti pensare al Medioevo e al cosiddetto “Amor cortese”, cioè un rapporto di vassallaggio tra uomo e donna in cui lei, davanti a corteggiamenti di ogni genere, rispondeva con un saluto o un semplice sguardo. Ma andiamo ancora più indietro, ai tempi dell’antica Roma, quando addirittura vennero scritti dei veri e propri manuali che contenevano consigli e suggerimenti su come conquistare l’amata; una delle raccolte più famose, e allo stesso tempo scandalosa, è l’Ars amatoria di Ovidio, composta da tre libri nell’ultimo dei quali si rivolge alle donne: il poeta spiega come dovrebbero agghindarsi per attirare l’attenzione del corteggiatore; è quindi sempre l’uomo a fare il primo passo, la ragazza ha il solo compito di farsi notare. Certo, è vero anche che al tempo la donna non aveva altra scelta: infatti qualora fosse stata lei a farsi avanti, sarebbe stata considerata una poco di buono. 

Sotto questo punto di vista possiamo considerarci fortunati: grazie ai movimenti femministi e ai diritti pian piano ottenuti, noi donne non siamo più schiave degli uomini (a patto che lo siamo mai state) e soggette a trattamenti diversi rispetto ai nostri padri, fratelli, amici e mariti.

A parer mio è proprio nell’emancipazione femminile che troviamo uno dei motivi per cui gli uomini non fanno più i galanti: non si sono stancati di corteggiarci (almeno non tutti) ma semplicemente non sanno fino a dove possono spingersi.


Certe tecniche di approccio, che anni fa avrebbero sicuramente funzionato, oggi sono messe alla prova, e con loro anche gli uomini stessi: per alcune donne ancora oggi è l’uomo a dover pagare la prima cena fuori, mentre per altre è deplorevole e potrebbe essere motivo di discussione. Non sapendo come comportarsi, a maggior ragione quando non conosce la persona che sta dall’altra parte, evita il problema eliminandolo alla base: non invita a cena. Oppure ancora: temendo che la sorpresa alla quale aveva pensato non ci sarebbe piaciuta, non l’ha organizzata; “Non sapevo se avresti preferito le rose o i tulipani, così non li ho presi”. Adottano un atteggiamento passivo, si nascondono senza dare segnali di alcun tipo e pretendono che il partner capisca le loro emozioni e intenzioni. 

La verità è che voi uomini non siete più disposti a correre rischi, come se aveste così tanta paura del rifiuto da privarvi di possibili relazioni o di qualsiasi altro tipo di coinvolgimento. Aspettate che sia la donna a palesare il suo interesse nei vostri confronti, è sempre lei ad avvicinarsi per prima, presentarsi e trovare qualche stupida scusa per rivedervi. Insomma, la donna corteggia e l’uomo si lascia desiderare, la donna dà e l’uomo riceve. L’intraprendenza che vi caratterizzava in simili occasioni è andata perduta e siamo noi le uniche a partecipare attivamente al gioco del corteggiamento: certo, magari ogni tanto ci comprate quella borsetta che desideravamo da tanto, ma in realtà anche qui vi state nascondendo dietro una sicurezza, eravate certi che quella borsa ci sarebbe piaciuta proprio perché siamo state noi per prime a farvela notare. Capite che sì, siamo felici per questo vostro gesto, ma siamo anche consapevoli del fatto che ormai l’unico modo affinché voi facciate qualcosa per noi è chiedervelo. 

A questo oltretutto si aggiunge una caratteristica di alcuni uomini, ovvero quella di fare i misteriosi: inizialmente è intrigante e può piacere, ma quando si è superata una certa soglia di conoscenza dovreste imparare a lasciar perdere gli enigmi e farci capire veramente con chi stiamo uscendo, credo sia un nostro diritto.

Per concludere, uomini, non abbiate paura, non tiratevi indietro (a meno che non vi venga esplicitamente richiesto di farlo), invitateci a cena, regalateci qualsiasi tipo di fiore, diteci quello che pensate, prendeteci la mano, chiedeteci di ballare. Ricordate che l’errore peggiore che si possa fare è aver paura di commetterne uno.

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